Sesta edizione Bando Pagani: per i 10 anni del Fondo occhio di riguardo al digitale (PROROGATO)

Il Fondo Dott. Giovanni Pagani compie dieci anni e lancia la sesta edizione del Bando dedicato ad archivi, biblioteche e musei. Il Fondo nasce, infatti, il 19 luglio 2010 presso FCN, in memoria e seguendo le volontà testamentarie del Dr. Giovanni Pagani, appassionato collezionista e cultore d’arte, già primario di Urologia presso l’Ospedale San Biagio di Domodossola e si propone di:

  • valorizzare la Galleria Giannoni di Novara;
  • sostenere l’attività della Sala Conferenze dell’ex Chiesa della Maddalena in Novara;
  • valorizzare Archivi, Biblioteche e Musei di Novara e del suo territorio.

Obiettivo del Bando (qui il regolamento) è sostenere progetti che si propongano di tutelare il patrimonio archivistico, librario e museale custodito nel territorio novarese e consentirne una migliore valorizzazione, anche sperimentando approcci didattici innovativi che stimolino il desiderio di frequentare i luoghi di cultura e permettano di raggiungere nuovo pubblico

Le conseguenze dell’emergenza COVID-19 rischiano di risultare particolarmente pesanti per i settori archivistico, librario e museale. Il lungo blocco alle visite e alle attività didattiche o di studio e, all’indomani della riapertura, le disposizioni  in tema di contenimento e prevenzione del contagio, rischiano di indebolire il legame con il pubblico e di ingenerare l’impressione che l’accesso ai luoghi di cultura possa essere non necessario, scomodo, poco sicuro.

Crisi ed emergenza, però, possono rappresentare anche l’occasione per avviare processi di innovazione negli ambiti della tutela, della valorizzazione, della divulgazione, dello studio e della messa in opera di nuovi modelli di relazione con il pubblico, che siano in grado di rendere l’esperienza nei luoghi di cultura equiparabile, in termini di fiducia e semplicità, ad altri servizi di uso quotidiano.

Perciò, pur nella consapevolezza di quanto difficile possa essere, in questo momento, prefigurare la normalità con la quale archivi, biblioteche e musei dovranno confrontarsi domani, il Bando si propone di sostenere progetti che, accanto al tradizionale obiettivo di tutelare il patrimonio archivistico, librario e museale custodito nel territorio novarese, mirino anche a valorizzare l’utilizzo di linguaggi e strumenti di origine digitale, non solo per finalità di catalogazione del patrimonio, di efficienza amministrativa o di trasparenza verso l’esterno, ma anche e soprattutto per aprire nuovi canali di relazione e di ascolto del proprio pubblicosviluppare nuovi modelli di offerta e mettere l’utente al centro del processo.

Per questa sesta edizione, le risorse messe a disposizione del Bando ammontano a € 60.000 e provengono dalle disponibilità del Fondo stesso. Possono presentare la domanda di contributo Enti del Terzo Settore, Enti Pubblici ed Enti Religiosi della provincia di Novara. Il contributo concesso per ogni singolo progetto non potrà superare il 65% del costo complessivo dello stesso e, comunque, il contributo massimo erogabile sarà di 20.000 euro.

Le domande (qui il modulo pre-candidatura) dovranno pervenire entro le ore 24.00 di venerdì 18 dicembre 2020.

In questa estate 2020 – commenta il Prof. Giovanni Benedetto, rappresentante della famiglia nel Comitato di Gestione del Fondo Pagani – ricorre il decimo anniversario della costituzione del Fondo Pagani. La famiglia ha trovato nella Fondazione Comunità Novarese onlus la struttura più adatta per accogliere e tutelare le cospicue disponibilità economiche proprie del Fondo e per consentirne il migliore utilizzo. La scelta di operare a favore di Archivi Biblioteche e Musei si rifà in primo luogo alla grande passione del dott. Pagani per la storia e la storia dell’arte sin dall’antichità greca e romana e intende concretizzarsi in un reale contributo (come avvenuto in questi dieci anni per oltre 300.000 euro) a istituzioni ampiamente presenti a Novara e nel suo territorio, sostenendone la progettualità e la volontà di declinare i valori della conservazione dei beni culturali in prospettiva ‘comunitaria’, attuale e futura.