Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais

Quaranta capolavori appartenenti alle collezioni di Fondazione Cariplo e dei Musei Civici-Galleria Giannoni per raccontare la storia, i luoghi, i monumenti e l’impegno sociale della Novara Ottocentesca: questo è Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais, la grande mostra che, dal 6 maggio al 25 settembre, sarà ospitata nell’Arengo del Broletto.

Curato dalla storica dell’arte Susanna Borlandelli e promosso da FCN e Fondazione Cariplo, con il patrocinio del Comune di Novara e di altre istituzioni del territorio, l’evento si inserisce nel programma OPEN, l’iniziativa attraverso la quale, in tre anni, l’ente milanese porterà, attraverso il Progetto Artgate, il proprio patrimonio artistico nei territori delle quindici Fondazioni di Comunità sorte nelle province della Lombardia, di Novara e del VCO. 

Un modo originale per mettere in risalto la vocazione civile e culturale delle Fondazioni di Comunità, il loro essere istituzioni che promuovono l’arte come motore di cultura e d’identità e la coesione sociale come elemento imprescindibile per la diffusione del benessere in seno alle rispettive comunità.

Queste le premesse del percorso espositivo studiato dalla professoressa Borladelli, che, avendo due guide d’eccellenza in Angelo Morbelli, con il suo Battello sul Lago Maggiore, e Italo Nunes Vais, con il suo Ancora un bacio, si articolerà in tre sezioni, che permetteranno di sbirciare oltre le pareti domestiche e rievocare i luoghi e i modi di un tempo passato in cui affondano le radici della nostra comunità: 

– Una città di provincia nell’Ottocento, con alcune vedute di Novara e citazioni di vita ottocentesca;

– Tra città e campagna, in cui la vita delle comunità rurali si alterna alle attività lavorative e alla quotidianità dalla Bassa fino alle Alpi;

– Viaggio in provincia, in treno con Nunes Vais o in battello con Morbelli alla ricerca dei luoghi che, già dal XIX secolo, erano meta di viaggiatori e di artisti (Cusio, Lago Maggiore, Mottarone, Valle Anzasca, Val Vigezzo).

Ma il percorso di visita proseguirà anche al di fuori della sala dell’Arengo, aprendosi al territorio attraverso un calendario di eventi (visite guidate, conferenze, itinerari verso altri monumenti e musei) reso possibile anche grazie al coinvolgimento degli studenti di alcuni istituti scolastici che, attraverso progetti di alternanza scuola lavoro, oltre a poter sperimentare nuovi percorsi di apprendimento, potranno farsi ambasciatori dell’arte tra i loro coetanei.

Il Progetto Artgate

Dal 2007, Fondazione Cariplo promuove il Progetto Artgate, insieme di interventi volti alla divulgazione della propria collezione d’arte (766 dipinti, 118 sculture e 53 arredi e oggetti) attraverso l’esposizione permanente del nucleo ottocentesco presso Gallerie d’Italia – Piazza Scala, prestiti in Italia e all’estero, partecipazione a eventi culturali in sinergia con altre istituzioni (ACRI-R’accolte, Google Art Project; FAI, Share your Knowledge), o attività didattiche rivolte alle scuole (ArtL@b).

In questo scenario, si colloca OPEN, un’iniziativa che apre Artgate alle Fondazione di Comunità e al territorio, attraverso un tour di eventi espositivi che, a partire dalla collezione Cariplo, sappia dare testimonianza del loro incessante impegno a favore del benessere e della crescita culturale delle rispettive comunità.

“Siamo da sempre convinti che le iniziative culturali creino opportunità di lavoro, realizzino coesione sociale e facciano crescere le persone. La tappa novarese è un’opportunità per far conoscere i capolavori della nostra collezione, ma anche un momento grazie al quale restituire alle persone quanto la nostra fondazione ha saputo fare nel settore della cultura, ma non solo, sostenendo la fondamentale attività svolta delle organizzazioni e istituzioni locali (dal 1991 Fondazione Cariplo ha sostenuto nel territorio novarese 974 progetti per un importo complessivo di oltre 71 milioni di euro)” 

Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo

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Siamo orgogliosi – commenta il presidente FCN Cesare Ponti – di essere tra le prime Fondazioni a ospitare il progetto Artgate. Uno degli ambiti di cui la FCN si occupa è quello del restauro e della valorizzazione dei beni artistici del territorio, intesi come contenitori della storia e della cultura di una comunità. La mostra diventa, quindi, l’opportunità per offrire a quanti vorranno visitarla un’occasione di riflessione sull’impegno sociale, sulla solidarietà, sulla capacità di donare che, a partire proprio dall’Ottocento, ha reso grande il nostro generoso territorio.

[heading title=”Il restauro delle opere da parte di FCN” heading_style=”h4″ ]

E a riprova ulteriore dell’intento di fare della mostra un vero strumento di valorizzazione del nostro patrimonio culturale, una decina dei quadri che faranno parte del percorso espositivo proverranno dai depositi cittadini e saranno riproposti all’attenzione del pubblico dopo una preventiva opera di restauro promossa proprio dalla FCN.

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