“Bene Insieme”: spazi protetti per mamme e bambini

FCN sceglie di sostenere nuovamente Opera Don Guanella (ente ecclesiastico che svolge attività a favore di anziani, minori, persone con disabilità e in situazione di fragilità sociale e che è presente sul territorio novarese con due sedi a Novara e Gozzano) sull’edizione 2021 del Bando “Per le Donne” attraverso il progetto “Bene Insieme con un contributo di 19.000 euro (su un costo complessivo di progetto 31.800 euro).

Il progetto  si rivolge alle donne in situazione di fragilità e ai loro figli e nasce dalla volontà di offrire una risposta al bisogno emerso sul territorio di un’accoglienza protetta per giovani mamme in situazione di fragilità che necessitano di un periodo di accompagnamento per ritrovare l’autonomia.

“Bene Insieme” risponde a due bisogni che il territorio ha, in questi anni, manifestato ossia la necessità di contrastare il fenomeno della violenza contro le donne fornendo soluzioni efficaci e quello di progettare nuove esperienze di abitare sociale per le categorie sociali più bisognose; incoraggiando la progettazione e la realizzazione di soluzioni abitative temporanee ed adattabili. La casa e la dimensione dell’abitare hanno un impatto determinante soprattutto per chi si trova in situazione di fragilità quindi studiare risposte capaci di leggere le esigenze attuali sperimentando modalità di risposta innovative non solo sostiene le persone direttamente coinvolte ma genera valore per tutta la comunità.

Davide Maggi

Presidente Fondazione Comunità Novarese onlus

A supporto delle donne verranno erogati servizi di: supporto psicologico e educativo; gestione dell’accoglienza temporanea in strutture di social housing; supporto alla genitorialità; attività di intrattenimento e iniziative per rafforzare i legami famigliari. Inoltre verranno offerte occasioni formative utili per un eventuale inserimento lavorativo e di socializzazione per creare reti sociali. Sono previsti anche laboratori e attività per i minori: supporto scolastico; supporto educativo e psicologico se necessario; attività ludiche e sportive; laboratori pratici.

Numeroso e specializzato il personale coinvolto nel progetto: 2 educatori per ciascuna sede, 1 coordinatore e 2 volontari per la selezione delle beneficiarie e la presa in carico; 2 educatori, 1 coordinatore generale, 2 volontari per il supporto educativo e per la formazione; 2 psicoterapeuti (1 presso ciascuna sede operativa) per il supporto psicologico per attività individuali e di gruppo; 2 educatori (1 presso ciascuna sede), 4 volontari per l’attività di tutoraggio e formazione. Le attività proposte si riferiscono ad un arco temporale di un anno, a partire da gennaio 2022.

Il progetto – commenta don Conshtantain Irudayaraj, Direttore “Opera Don Guanella di Novara nasce dalla volontà di offrire una risposta a un bisogno. Non possiamo non sottolineare come, durante questo lungo periodo pandemico, sia diventata ancor più problematica la convivenza famigliare e come la violenza fisica sia aumentata. Spesso quando le famiglie, specialmente quelle che hanno a vario titolo problemi di integrazione, devono affrontare criticità più grandi di loro, i primi a farne le spese sono i soggetti deboli. L’idea è quella di mettere a disposizione uno spazio protetto per fornire una tregua ed una base di ri-lancio a donne che hanno vissuto momenti drammatici.

A Gozzano – spiega Matteo Della Vecchia, Direttore delle attività della sede di Gozzanoun primo progetto di housing sociale, Casa Angela, ha preso avvio nel 2015 e ci ha permesso di far fronte a un bisogno che non è soltanto abitativo, ma che riguarda l’autonomia delle donne che possono così tornare ad essere protagoniste del loro percorso. La Casa, infatti, è anche il luogo in cui troviamo la serenità e la sicurezza necessarie per riprendere a camminare. Con “Bene insieme” agendo insieme a Novara vogliamo potenziare queste azioni consapevoli che i nostri servizi crescono anche grazie alle donne che li abitano. Siamo grati a Fondazione Comunità Novarese e agli amici che, con il loro contributo, ci permettono di trasformare l’esperienza quotidiana in cultura sociale.