Nuova luce al Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia

Nuovo progetto approvato sul Bando Patrimonio di Comunità di FCN: si tratta della Valorizzazione degli spazi espositivi di Villa Cacciapromosso da Associazione Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia di Romagnano Sesia. Il progetto, che già aveva destato l’attenzione dell’ente che ne ha sostenuto la raccolta fondi attraverso l’attivazione di un progetto ComunitAttiva, ha ora ricevuto da FCN un contributo di 30.000 euro (su un costo complessivo di circa 81.000 euro).

Il progetto che coinvolge Villa Caccia si caratterizza come ambizioso; l’energia e i risultati ottenuti dall’Associazione che gestisce il Museo, sia in termini di partecipazione sia in termini di raccolta fondi durante il percorso del progetto ComunitAttiva, hanno dimostrato quanto l’iniziativa sia ben radicata nella sua comunità. La sistemazione dei locali del Museo e i nuovi allestimenti interattivi e all’avanguardia amplieranno il pubblico e restituiranno alla comunità un Bene che è, insieme, testimonianza del passato del suo territorio e simbolo moderno di identità e valori.

Prof. Davide Maggi

Presidente Fondazione Comunità Novarese onlus

Il Museo vanta una collezione di beni storici di circa 5.000 pezzi: la sezione “Civiltà Contadina” racchiude l’esposizione di oggetti, attrezzi e macchine agricole e un torchio a trave pressante del XVII secolo; la sezione “Civiltà Vitivinicola” rappresenta l’incontro tra passato e presente mentre nella sala della “Cantina” vengono rappresentate le fasi di produzione del vino.  L’area riservata ai “Mestieri” presenta molteplici attività attraverso oggetti e manufatti d’uso quotidiano, corredati da materiale fotografico e da una postazione touch.

Nel gennaio 2018, il Museo ha, però, dovuto chiudere l’accesso ad alcuni spazi espositivi, risultati non a norma. La contrazione del percorso a meno di 400 mq (dai 1.100 di partenza) ha comportato una riduzione del numero dei visitatori ma anche la necessità di ridisegnare l’iter, escludendo “La sala del Torchio”, “La Cantina”, gli ambienti dedicati alla Rappresentazione del Venerdì Santo, la collezione di giocattoli e la sezione dedicata ai fondatori. I visitatori, dai 2.450 rilevati nel 2017, sono scesi a 1.868 l’anno successivo.

Nel 2019, però, prima che le conseguenze della pandemia si abbattessero sul settore culturale, grazie alla progettazione di attività mirate e all’attivazione di collaborazioni con enti come la Delegazione FAI della Valsesia e il Museo Civico di Oleggio, era stato possibile invertire la tendenza e raggiungere il risultato significativo di 3.900 presenze.

Ciò ha suggerito, da un lato, di continuare a percorrere la strada della collaborazione con altri enti del territorio e, dall’altro, di realizzare un progetto di messa a norma complessiva degli spazi museali, che permettesse di rendere nuovamente visitabili gli ambienti, immaginando nuovi allestimenti anche multimediali e progetti di didattica innovativa.

Il progetto complessivo sarà raggiungibile anche grazie al contributo di FCN e ha l’intenzione di promuovere il Museo quale custode del patrimonio storico-culturale, dei valori e delle tradizioni e quale ente propulsore del senso di appartenenza della comunità.

In termini di azioni, si procederà con la messa a norma della struttura e con la valorizzazione degli ambienti e del patrimonio custodito con il successivo aggiornamento dei percorsi attivi, grazie ad allestimenti multimediali e progetti di didattica innovativa.

Il sostegno di Fondazione Comunità Novarese onlus – commenta il Presidente dell’Associazione Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia Franco Tinelliè particolarmente significativo poiché consente al Museo di continuare ad essere un polo culturale per il territorio, non soltanto con la riapertura in sicurezza tutti gli spazi espositivi, ma anche e soprattutto attraverso l’ampliamento degli stessi e uno sviluppo delle attività e delle collaborazioni. Il risultato ottenuto non sarebbe però stato possibile senza il sostegno del Comune di Romagnano Sesia e di quegli enti e associazioni del territorio che ci hanno supportato, nonché di quelle tante persone che hanno creduto nel progetto e lo hanno sostenuto con le loro donazioni. Alla Fondazione e a ciascuno di essi va tutta la nostra gratitudine. La fiducia ottenuta ci incoraggia a proseguire con maggior determinazione nel nostro operato.