Pompa infusionale donata all’Ambulatorio Cure Palliative

Venerdì 4 novembre all’Ambulatorio Cure Palliative (sede distaccata Ospedale “Maggiore della Carità” ex S. Giuliano) si è tenuto il momento ufficiale dedicato alla donazione che Edgardo Zanotti ha devoluto in memoria della moglie Eva Crivellaro, scomparsa prematuramente nell’ottobre del 2017 all’Associazione IdeaInsieme onlus, presieduta da Margherita Zanetta.

La donazione di 500 euro è avvenuta attraverso FCN con cui IdeaInsieme collabora proficuamente da tempo ed è utile per contribuire a comprare una pompa infusionale, indispensabile per la somministrazione di terapia di supporto endovenosa, per l’Ambulatorio del reparto di Cure Palliative.

La generosità della coppia si è espressa, in questi anni, in diversi modi: Eva Crivellaro ha donato i suoi organi, concedendo un’opportunità di vita a ben nove persone e, negli anni a venire, numerose realtà attive nel sociale hanno potuto beneficiare delle donazioni raccolte dal marito e da un gruppo di amici. Dopo una pausa imposta dal Covid, che ha impedito l’azione ma non ha fermato la volontà, il Edgardo Zanotti ha deciso di ricordare nuovamente la moglie Eva, questa volta con una donazione rivolta all’Associazione IdeaInsieme.

Oggi siamo qui – ha detto Edgardo Zanottiper offrire un dono, frutto di tante relazioni. Quelle tra gli amici miei e di Eva, quelle create da IdeaInsieme e da FCN, quelle che si sono stabilite con i medici e il personale dell’Ospedale S. Giuliano.

Se condivisi – ha aggiunto Lucia Minola, mamma di Eva Crivellaroi dolori non spariscono ma almeno si assottigliano quindi siamo felici oggi di poter fare qualcosa per qualcun altro.

Questo – ha aggiunto il Prof. Davide Maggi, Presidente FCNè un esempio di come una comunità si può stringere nei momenti complicati. Nel dono non c’è solo l’oggetto materiale ma, soprattutto, c’è qualcosa di noi che in quell’oggetto viene trasportato ed è quel qualcosa che crea i legami sociali. Solo con l’esempio, partendo già dai bambini, si può creare il senso di una comunità vera.

La realtà attuale dell’Hospice e dell’Ambulatorio delle Cure Palliative – ha concluso il Dott. Simone Piazzache unisce gli aspetti tecnici e scientifici (così come sottolineato dal Direttore Generale Dott. Gianfranco Zulian) e quelli empatici è possibile grazie a un lungo e profondo lavoro messo a punto, negli anni, dalla Dott.ssa Elvira Catania che ha reso possibile questo contenitore in cui i pazienti trovano risposte a 360 gradi.