Il Barocco nel coro e nel pulpito della Chiesa dei Santi Giulio e Amatore

Parrocchia Cressa - Santi Giulio e Amatore - Cressa

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Altre informazioni sul progetto

€ 40.626,00
€ 20.000,00
Territoriali Cariplo 2022

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La prima testimonianza dell'esistenza, a Cressa, della parrocchiale dedicata ai santi Giulio e Amatore risale al XIV secolo e si trova nell'inventario degli edifici della diocesi. Solo nel 1617, grazie a un altro inventario, è, però, possibile trarre una prima descrizione delle caratteristiche dell'edificio: navata unica, con campanile e sacrestia posti a mezzogiorno e due cappelle, una dedicata alla Madonna Annunziata (lato sud) e una a san Giuseppe (lato nord), collocate specularmente ai lati della navata.

Tra il 1677 e il 1705, i conti Borromeo, feudatari del luogo, stimolano una serie di interventi di sistemazione e abbellimento della chiesa. A questa fervida fase di lavori risale anche la realizzazione del coro ligneo, addossato alla curva absidale, che viene commissionata all'intagliatore Rocco Rolandi. Caratterizzato da una struttura in castagno e un corpo superiore in massello di noce finemente scolpito, che poggiano su una pedana anch'essa in legno di castagno, il coro risulta diviso in tre parti:

  • una zona centrale superiore, composta da tre stalli, più grandi e riccamente decorati, riservati al vescovo e ai prelati di maggiore importanza;
  • due ordini superiori, più piccoli di seduta, ciascuno composto da sei stalli, posti simmetricamente sul lato destro e sinistro;
  • nella zona inferiore, tre elementi posti a semicerchio, con duplice funzione di contenitori e inginocchiatoi per gli stalli superiori e di panca nella parte anteriore.

Di epoca più tarda, invece, risulta il pulpito in noce, che propone le classiche forme settecentesche, con pannelli frontali decorati con inserti di radica e madreperla e tettuccio che simula un baldacchino, arricchito da pendagli e con, al centro, una colomba gessata e dorata.

Lo scopo del progetto è stato duplice: restaurare i manufatti, rimuovendo i segni di deterioramento causati da insetti xilofagi, umidità, usura, ritiri fisiologici del legno, depositi e interventi di manutenzione condotti con poca attenzione; coinvolgere la comunità di Cressa nell'opera di valorizzazione del patrimonio custodito nella chiesa parrocchiale, non solo attraverso le consuete attività catechistiche, i campi scuola o le feste religiose, ma anche tramite l'organizzazione di incontri culturali, concerti di musica classica, la pubblicazione sui profili social di foto e video che illustreranno l'andamento dei lavori.

Categoria del progetto:

  • Conserv./valorizz.dei beni architett.i e archeol.
  • Tutela del patrimonio storico e artistico

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