Restauro, risanamento coservativo e consolidamento strutturale della chiesa di Sant’Anna in Lavignino

Parrocchia Armeno - Maria Vergine Assunta - Armeno

Nessun obbligo di raccolta

11.575,00 €

RACCOLTO *

OBIETTIVO RAGGIUNTO

11

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Altre informazioni sul progetto

€ 84.957,90
€ 43.000,00
Fondo Lucia e Gino Piola

100%

La chiesa della Trinità, conosciuta con il titolo di Sant’Anna di Lavignino, è collocata nella frazione omonima, a est del centro storico, all’incrocio tra la via San Rocco e la via Sant’Anna, che attraversa il rione.

Il primo documento che la ricorda risale al 1590, quando il vescovo Speciano, in occasione di una visita pastorale, prescrive di dotarla di lumi e paramenti, lasciando intuire, così, come l'edificio fosse all'epoca incompleto, sebbene strutturalmente compiuto, ma non permettendo di concludere se tale stato di fatto fosse conseguenza di una nuova, recente costruzione o di una ristrutturazione massiccia di un edificio più antico.

La chiesa ha uno sviluppo rettangolare, ed è formata da un'unica aula con abside semicircolare rivolta a ovest, con due cappelle sulla parete di destra, una dedicata a sant’Anna e una a San Giuseppe, e il campanile sul lato a settentrione. Un porticato di forma triangolare, per assorbire l’irregolarità del tracciato viario in affaccio, ne protegge l’ingresso.

Seppure apparentemente in buono stato conservativo, all'esterno, l'edificio presentava un grave dissesto statico e uno stato di degrado dei prospetti, con caduta di intonaco in molti punti, problemi di umidità di risalita, efflorescenze e depositi organici e biologici.

Il progetto proposto ha rappresentato un primo, più urgente lotto di un disegno complessivo, che interesserà anche l'apparato decorativo interno, compromesso, a causa di infiltrazioni di acqua piovana e di umidità di risalita.

In questa prima fase, si è deciso di intervenire sui prospetti esterni, allo scopo di risanarli e restaurarli e di pervenire a un complessivo consolidamento strutturale dell'intero edificio.

Iniziati il 10 maggio 2023, i lavori si sono da subito proposti di intervenire sulla stabilità dell’edificio, inserendo delle cuciture con barre armate, passanti all’interno dei muri e, perciò, completamente nascoste alla vista, se non, all’esterno, per le testate e i capochiave metallici. Terminata questa fase, si è proceduto con le indagini stratigrafiche, per selezionare le tinte che sono state poi riproposte, una volta concluso anche il distacco dei rappezzi cementizi.

Quest’ultima operazione ha portato alla luce l’antico ingresso, contornato da stipiti in pietra, fra i quali, è emersa anche una piccola nicchia chiusa da sportellino in ferro (di cui rimangono solo le cerniere), probabile vano di raccolta per le elemosine o per una piccola statuetta votiva.

Categoria del progetto:

  • Attività culturali e artistiche
  • Attività culturali e artistiche
  • Attività di biblioteche e archivi
  • Conserv./valorizz.dei beni architett.i e archeol.
  • Tutela del patrimonio storico e artistico

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