“Musica in aiuto”: 50 famiglie sostenute da Dedalo e FCN

Volge al termine il progetto Musica in aiutopromosso da Dedalo Società Cooperativa Musicale e sostenuto da FCN.

Scopo del progetto, nato nel 2019, è quello di utilizzare la musica, la danza e il teatro per estendere il tempo della terapia anche nel tempo libero delle persone con fragilità.

Dedalo  si è trasformata in Cooperativa Sociale nel 2012, sviluppando una sensibilità e una professionalità orientata alla promozione dell’attività musicale quale strumento di promozione sociale e sostegno alle fragilità. La natura di Cooperativa Sociale ha indotto un profondo cambiamento di approccio da parte della Scuola di Musica: non più musica come fine ma musica come strumento di promozione sociale. Dal 2019, in Dedalo è nata una innovativa equipe multidisciplinare in cui i saperi della musicoterapia si integrano con quelli della danzaterapia, della psicologia e della pedagogia. Equipe che si è trovata ad operare proprio nei difficili anni della pandemia.

Il progetto originario, sostenuto da FCN con un contributo di 20.000 euro, si è dovuto adattare alle esigenze imposte dalla pandemia. In accordo con le linee guida condivise dalle maggiori scuole di musicoterapia nazionali l’accompagnamento di bambini e ragazzi è stato in parte realizzato  a distanza e l’attuazione di protocolli di sanificazione specifici ha consentito di riprendere, già nel giugno 2020, le terapie in presenza per tutti i pazienti fragili.

L’equipe ha supportato oltre 50 famiglie in difficoltà e ha preso in carico oltre 40 pazienti con interventi in ambito preventivo e riabilitativo. Sono stati seguiti bambini ed adolescenti con disturbi emotivi e relazionali e anche bambini affetti da gravi patologie di natura genetica o disturbi inerenti lo spettro autistico. Risultati importanti e conseguiti non senza fatica, considerando la situazione complessa e inattesa

Molte ricerche relative alla pandemia – commenta il referente di progetto per Dedalo, Raffaele Molinarisottolineano come la pandemia farà sentire i suoi effetti a livello psico-socio-relazionale ancora a lungo. E’ stato fondamentale garantire uno spazio di accoglienza, un tempo di condivisione e una relazione per supportare chi vive un momento di disagio psicoemotivo e relazionale in questo periodo che è sì di crisi, ma che può diventare tempo di trasformazione. Grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese, si è potuto fronteggiare il momento di crisi testimoniato dalle numerose segnalazioni di difficoltà che arrivavano dalle famiglie.  Sono stati assegnate borse di studio e si sono rafforzati i legami con associazioni che, sul territorio, si occupano di disabilità e di età evolutiva.

L’obiettivo di Dedalo, alla presentazione del progetto, – spiega il Presidente FCN Prof. Davide Maggiera quello di creare uno spazio accogliente per genitori e figli diversamente abili o con difficoltà da condividere con il supporto di persone dedicate e  preparate. Poi, la pandemia ha colto tutti di sorpresa; la solitudine e l’isolamento, già presenti nella vita di persone con fragilità, si sono tramutati in una vera  piaga. “Musica in aiuto” ha saputo rimodularsi secondo le nuove esigenze dettate dalla pandemia e gli esperti hanno potuto toccare con mano i risultati positivi delle azioni introdotte. Per questo non possiamo che essere soddisfatti dei risultati e della capacità di riprogrammazione di Dedalo, che si conferma competente e capace ad andare incontro alle esigenze dei suoi iscritti.