Scuola: al via uno studio sui bisogni e le sfide ai tempi del Covid

Protagonista (troppo spesso “involontaria”) del tempo della pandemia Covid-2019 è, indubbiamente, la scuola, messa a dura prova dall’emergenza.

In quest’ultimo anno, gli istituti del territorio così come tutti quelli del Paese hanno vissuto momenti bui, alternati ad altri carichi di speranza.

Nei bambini, così come nei ragazzi, nei genitori, negli insegnanti e nei dirigenti si sono alternati sentimenti di delusione e speranza, paura e fiducia che hanno portato alla nascita di dinamiche e sperimentazioni interessanti che meritano di essere studiate, al fine di condividere una visione per un futuro necessario e auspicabile.

Da qui nasce il progetto “Scuola: bisogni e sfide al tempo della pandemia”, promosso da Associazione Attivalamente e il corpo in rete con Cassiopea Novara ODV, Associazione di volontariato “Noi del IV Circolo” e Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa “Università degli Studi del Piemonte Orientale, che ha il patrocinio di Asl e Comune di Novara e il sostegno di FCN.

Attivalamente e il corpo è un’APS che, da anni, opera sul territorio per sostenere i ragazzi a rischio di dispersione scolastica e promuove attività di formazione rivolte agli insegnanti. L’associazione è composta da psicologi, educatori, insegnanti e pedagogisti.

Il progetto consta in una ricerca che coinvolgerà tutti gli Istituti Comprensivi della città di Novara e che si propone di indagare ciò che è successo nelle scuole, ciò che sta accadendo e come ci si rappresenta il futuro; individuando temi da approfondire, cambiamenti da accompagnare, nuovi bisogni formativi da sostenere e da promuovere.

L’obiettivo è quello di comprendere se le finalità espresse dai diversi attori possano convergere in un disegno comune così da promuovere un cambiamento di cui tutta la comunità dovrebbe farsi partecipe.

Le prime azioni del progetto (che ha un costo totale di 6.900 euro e ha ricevuto un contributo da FCN di 5.500 euro) sono già cominciate: sono già stati convolti tutti i dirigenti scolastici della città, realizzate interviste e attivati Focus Group per mettere a punto questionari improntati ad esplorare le aree di indagine che consentano di raggiungere i risultati attesi che sono, nello specifico:

  • Identificare le principali problematiche riscontrate, i vissuti, le risposte, le attività che hanno aiutato o ostacolato;
  • Comprendere l’efficacia e la pertinenza delle modifiche organizzative (veicolate dalle linee guida e dai protocolli) rispetto a tempi, spazi, materiali e divisione dei gruppi;
  • Mettere a fuoco ciò che ha prodotto soddisfazione e ha funzionato o meno nei flussi di comunicazione tra studenti, genitori, colleghi, coordinatori e dirigenti scolastici;
  • Mettere a fuoco ciò che ha facilitato l’apprendimento e ha funzionato o meno nel processo educativo/didattico tra insegnanti e alunni;
  • Mettere a fuoco ipotesi di azione a sostegno del cambiamento.

Saranno coinvolti nella ricerca tutti gli alunni e gli studenti di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado della città di Novara (circa 7.000), i loro genitori, gli insegnanti (circa 1250) di Scuola dell’infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado, i Dirigenti Scolastici (7), le figure strumentali e di sistema. La ricerca verrà condotta dagli psicologi e dai pedagogisti delle associazioni e dai ricercatori universitari.

Abbiamo scelto di sostenere il progetto – commenta il presidente FCN Cesare Pontiperché crediamo nell’utilità di uno studio che consenta di comprendere l’impatto dell’attuale momento storico sui processi del sistema educativo, con l’obiettivo di formulare proposte di azione fondate sui bisogni e che facilitino il cambiamento. Tutta la comunità deve attivarsi per proteggere la scuola perché una scuola migliore significa un futuro migliore per tutti”.