“Arte Bianca in Emergenza Coronavirus” – FCN dona 32 tablet per gli studenti in difficoltà di VCO Formazione

S’intitola “Arte Bianca in Emergenza Coronavirus” il progetto che FCN ha scelto di sostenere donando, grazie alle risorse del Fondo Emergenza Coronavirus, 32 tablet agli studenti in situazione di disagio e difficoltà economiche seguiti dall’agenzia VCO Formazione per la sede di Novara. Dove l’Arte Bianca è, come noto, quella della panificazione e dell’impasto nell’ambito della panetteria, della pasticceria e della pizzeria.

I dispositivi elettronici saranno utilizzati per sostenere la didattica a distanza nell’ambito dei progetti #Iostudioacasa e #Iosfornoacasa di quegli allievi che si trovano in situazioni di disagio e difficoltà economiche e che, quindi, in caso contrario, sarebbero impossibilitati a seguire le lezioni. In questo modo gli insegnanti potranno collegarsi con tutti gli studenti spiegando, distribuendo compiti e realizzando esercitazioni e ricette. Nello specifico, per il progetto #iosfornoacasa, per la riproduzione di dolci e prodotti salati.

Grazie a questi dispositivi – commenta il direttore generale di VCO Formazione Marcello Avolio – anche gli allievi in difficoltà che abbiamo identificato mappandone le singole esigenze e controllando dotazione hardware e collegamento, potranno seguire le lezioni. La didattica online è un’ottima soluzione in questi tempi di pandemia ma, purtroppo, le dotazioni tecniche di ogni famiglia, non sono uguali. L’intervento di Fondazione Comunità Novarese onlus è stato provvidenziale per poter soddisfare questa necessità”.

L’emergenza Coronavirus ha fermato completamente l’attività didattica “classica”, quella in aula e in laboratorio, e per questo sono stati attivati nuovi piani di formazione tramite internet, webinar e la piattaforma Google Classroom, che richiedono però una adeguata dotazione elettronica.

E’ importante – commenta il Segretario Generale FCN Gianluca Vacchini – non lasciare indietro nessuno. In un momento già così complesso è fondamentale che tutti gli studenti possano seguire le lezioni, ancor più quando si tratta di dimostrazioni pratiche che, difficilmente a voce, si potrebbero raccontare con la stessa efficacia”.