“Da vent’anni accendiamo scintille di vita” – FCN lancia una campagna sul territorio

La Fondazione Comunità Novarese onlus nasce, a Novara, il 19 aprile 2000, nell’ambito del progetto “Fondazioni Comunitarie” di Fondazione Cariplo, grazie ad un’importante intuizione dell’ex Presidente Giuseppe Guzzetti.

In questi vent’anni di attività FCN ha:

  • sostenuto oltre 2.300 progetti grazie a oltre 10.000 donatori;
  • costituito 81 Fondi tra Patrimoniali ed Erogativi;
  • raggiunto oltre i 24 milioni di euro patrimonio;
  • erogato, sul territorio, oltre 22 milioni di euro.

Nel 2020, la Fondazione Comunità Novarese compie 20 anni e, per celebrare questa occasione, ha scelto di realizzare una Campagna pubblicitaria in cui raccontarsi, grazie ai volti e alle testimonianze di tanti. La Campagna si sviluppa intorno allo slogan “Da vent’anni accendiamo scintille di vita – Guardando al futuro”: un concetto molto caro all’ente che, per sua mission, si fa “intermediario filantropico” tra le volontà dei donatori e i bisogni dei beneficiari così come tra le organizzazioni del Terzo Settore, al fine di creare Reti di collaborazione sempre più forti ed efficaci.

Crediamo che la scintilla – spiega il Presidente Ponti – sia un simbolo che aderisce perfettamente al nostro universo di valori. La scintilla accende, “dà il via”, così come tentiamo di fare noi, ogni giorno, sul territorio, sostenendo progetti che  tentano di “far luce” sul buio delle difficoltà di tanti. Da sempre, la Fondazione opera per migliorare la qualità di vita della comunità di cui si occupa; si può dire che “accenda” nuove scintille di vita possibile”.

La Campagna (che prevede affissioni di manifesti 6×3, 70×100 e 100×140 su circa 40 Comuni della provincia di Novara, una brochure, un video, materiali on line e off line e spazi promozionali sui media locali) è stata pensata e strutturata su due livelli: uno istituzionale e uno basato su testimonianze personali.

I materiali che rappresentano il livello istituzionale contengono 52 volti di persone che, per diversi motivi, fanno parte dell’Universo FCN. Il gruppo comprende la struttura della Fondazione insieme a esponenti di organizzazioni che collaborano con l’ente e a rappresentanti della comunità tutta.

Il secondo livello di racconto si basa sulla scelta di 8 testimonial, in rappresentanza di quattro diverse categorie.

Si tratta di due significativi donatori che in FCN hanno creato un Fondo Patrimoniale (il Dott. Gabriele Panzarasa e il Prof. Luciano Torgano), due volontarie (Margherita Zanetta per IdeaInsieme Novara e Marta Montebello per AIED Novara), due rappresentanti di organizzazioni che con FCN hanno realizzato progetti di grande impatto (Elisa Rimotti di Opera Don Guanella e Paola Piccoli per il restauro dell’Asilo Demedici di Bellinzago) e due beneficiari di progetti che FCN ha scelto di sostenere (Andrea Rovarini per il progetto “Non uno di meno” dell’Istituto “Fermi” di Arona e Stefano Maruzzo con la mamma Laura Barbaglia per il Centro Diurno “L’aurora” a Gozzano gestito da Anffas onlus Borgomanero).

Otto emblematiche testimonianze personali, scelte per raccontare le tante sfumature e le innumerevoli possibilità di collaborazione con l’ente oltre che gli importanti risultati ottenuti in numerose occasioni, grazie alla generosità del territorio e all’impegno delle persone.

Abbiamo chiesto a tutti coloro che sono rappresentati nei manifesti ma, in particolare, agli otto testimonial di metterci, per così dire, “la faccia” – continua il Presidente Ponti – e la risposta è stata, fin da subito, positiva ed entusiasta. Vogliamo ringraziare tutti loro, di cuore, con una menzione particolare ai testimonial che hanno scelto di donarci la loro immagine e le loro storie come esempio di buone pratiche”.

Nel programma iniziale del Ventennale – conclude il Presidente Ponti – erano previsti alcuni appuntamenti dedicati alla comunità tra cui un evento per i nostri donatori. Non abbiamo ancora abbandonato l’idea di poterli realizzare. La pandemia del Coronavirus ci ha ricordato quanto siano importanti lo stare insieme, il contatto, le relazioni umane. L’aver scelto, ancora prima che scoppiasse l’epidemia, una campagna e un messaggio che si basassero sulle persone ci rende, oggi, ancora più felici di averlo fatto. Ogni relazione destinata a significare qualcosa nella vita di ciascuno nasce da una scintilla. Che non si dimentica mai perché ha generato qualcosa di nuovo per il futuro. Un futuro a cui la Fondazione guarda sempre, perché è l’unico modo per tendere al meglio. Per tutti”.